SPARTITI MUSICALI

  “ Ragtime Vol. I ” è una raccolta di brani musicali indediti in stile “quasi” ragtime il cui autore è un giovane compositore europeo contemporaneo che si nasconde sotto lo pseudonimo di Joseph Jay Sonner. Questi, con la sua effervescente fantasia, ha realizzato non delle semplici ripetizioni di un tema ben noto (quello che ha fatto la sua comparsa alla fine del diciannovesimo secolo negli Stati Uniti, per coprire un ampio arco temporale con la massima espansione nelle prime tre decadi del Novecento), bensì un nuovo escursus musicale in questo stile che ha ormai più di un secolo di vita.

 

  Si tratta di una serie di brani musicali ispirati al ragtime, riportati tuttavia in uno stile del tutto moderno, con improvvise digressioni dal metro di questo genere musicale, rimanendo tuttavia ancorati allo stile swing e al sincopato.

 

  Alcuni pezzi musicali sono piuttosto lunghi, ma non ripetitivi, giungendo a occupare diverse pagine dell’album: sono “storie musicali”, “racconti suonabili di un viaggio emotivo” con tematiche diverse sviluppate consequenzialmente e, comunque, sempre tra loro collegate, come i fotogrammi di vecchie pellicole cinematografiche (quando ancora queste esistevano…); altri sono più brevi e incisivi e altri  ancora  hanno  un  carattere  di  esercizi tecnici con innesti di leit-motiv melodici appena accennati e armonie che piovono a sprazzi fra le righe del pentagramma.

  Sono tutti formalmente eleganti nella scrittura, sì da concedere un’agevole lettura, anche se alcune parti impegnano una certa attenzione da parte del pianista che si accinge a leggerli.

  In alcuni di questi pezzi musicali si incontrano brevi passaggi “tecnici”, interposti tra alcune misure, che sono comuni a più brani e che possono essere definiti come una sorta di “firma” dell’autore.

 

  Le partiture riportate in questo album sono state scritte con il sistema notazionale MIDI “Finale 26” e successivamente corrette “a colpi di mouse”.  Esse vanno considerate solo come una traccia, una traccia abbastanza complessa e dettagliata, ma non esaustiva, dell’esecuzione swing.

  Questa, del resto, non sarebbe esprimibile nella sua variegatura di possibilità espressive che sono infatti lasciate alla libera interpretazione del pianista che saprà aggrapparsi al pentagramma e fare suo il brano in lettura.

 

  Nonostante l’accuratezza posta nello scrivere sul pentagramma una fedele traccia del brano musicale è possibile che qualche nota sia “sfuggita”: l’Autore non si offenderà se verranno segnalati eventuali errori “veniali” di scrittura alla sua attenzione (potete inviare un’email a studrec2019@gmail.com).

 
Per alcuni brani è disponibile anche un’interpretazione pianistica con pianoforte d’epoca che verrà inviata gratuitamente via e-mail a chi lo desideri.